Isabel

Quito, 8  gennaio 2021

Cari amici, il 15 marzo 2020 è stato  il 28 ° compleanno dell’asilo, quel giorno eravamo pronti a festeggiare con la casa piena di palloncini ma proprio quel giorno è stato emanato il decreto di chiusura del Paese a causa della pandemia.

Adesso vivo in una casa grande, tranquilla, bella, piena di giocattoli, culle, palline e tanti materiali ma vuota in attesa dei miei piccoli.  Sono già passati dieci mesi, non avrei mai immaginato che in un giorno i miei bambini, le maestre, le mamme non sarebbero arrivati ​​più. All’inizio pensavo che sarebbe finito presto ma non è stato così, ero molto triste e tutti mi dicevano che non potevo permettermi di sentirmi così.

Mi rimproveravo e odiavo essere così sensibile, ma se portassero via il sensibile, so che avrei perso l’essenza del mio essere. Sentivo che portando via il dolore e la sensibilità mi avrebbero portato via la  coscienza, la capacità di empatia, l’ intuizione, la creatività, la profonda semplicità per quei piccoli esseri, la  compassione per il dolore degli altri e la passione per tutto. 

I bambini poveri mi hanno insegnato che a volte per avere tutto bisogna imparare a vivere con niente e ringraziare per tutte le cose buone che abbiamo avuto ogni giorno, cioè il cibo, i giochi, l’affetto e il calore di un  manicomio per dodici ore al giorno  con i bimbi che tornano a casa a dormire e tornano  il ​​giorno dopo con tutta la gioia di ritrovare i loro “Primi Amici”.

La magia esiste e voi siete le anime che mi fanno resistere e credere ancora,

Trent’anni fa sono emigrata in Italia per chiedere aiuto per costruire  un asilo e ho trovato mani generose, giovani sensibili. Non avevo niente, ho solo capito che quando cerchi qualcosa con buona fede e buon senso, le cose accadono. Oggi ringrazio Dio per quell’incontro, abbiamo sempre tanti bisogni, voi avete sempre sostenuto i nostri bisogni ed avete  promosso l’unità  per l’ obiettivo comune di sostenere il mio sogno…il nostro sogno.

 Ho imparato tanto in questa pandemia, ma soprattutto sono cresciuta per migliorare ogni giorno e per essere grata per ogni battaglia quotidiana che mi dà forza e speranza. E chiedo per voi il grande Dio del cielo, amici miei che non ci ha mai abbandonato.

  Grazie mille per il sostegno che avete dato ai nostri bimbi, oggi i soldi sono arrivati ​​sul nostro conto e l’emozione mi ha fatto piangere, possiamo arrivare alla casa dei bambini con qualcosa in mano, per poter sollevare i nostri cuori e quando li rivedremo, sorridere e dire loro…”vi aspettiamo, ci rivedremo”…e possiamo pagare tante bollette e resistere ancora un po’.

Amici un abbraccio di gratitudine a tutti.

Isabel